ISEE per single: quando stare da soli conviene
L’ISEE ha un’importanza centrale per ottenere qualsiasi agevolazione dallo stato italiano.
Diventa infatti di fondamentale importanza avere un ISEE relativamente basso se si vogliono ottenere bonus e agevolazioni.
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente determina il reddito di un nucleo familiare, ossia la situazione patrimoniale di tutte le persone presenti all’interno di uno stato di famiglia. A volte questo può essere molto scomodo, perché magari si vive da soli, si percepisce solo il frutto del proprio lavoro ma ancora si appartiene al nucleo familiare originario. In questo caso, sebbene non si percepiscano i redditi che figurano nel proprio ISEE, questo non cambierà. Almeno non in automatico. Allora in che modo agire per sistemare la situazione? A questo interrogativo risponderemo nel corso dell’articolo.
Come ottenere un ISEE proprio
Ottenere il proprio ISEE, derivante dalla propria personale situazione patrimoniale, può essere infinitamente vantaggioso se si ha un reddito molto contenuto. Per fare questo bisogna uscire dallo stato di famiglia originario e crearsene uno proprio. Questa modifica si può fare con una semplice operazione, ossia il cambio di residenza.
Chi desidera andare a vivere da solo, emancipandosi dalla propria famiglia d’origine, deve infatti mettere in conto di farsi un nucleo familiare a sé stante, che in quanto tale può essere composto anche da una persona soltanto. Solo così il proprio ISEE sarà del tutto indipendente rispetto alla famiglia d’origine.
Cambio di residenza: come fare?
Per effettuare il cambio di residenza occorre innanzitutto avere dimora abituale in un’abitazione. Qualora non si vada a vivere in una casa di proprietà, occorre quindi avere un contratto d’affitto valido. A seguito dell’accertamento di uno dei due requisiti in precedenza citati, occorre dunque depositare istanza di trasferimento all’ufficio anagrafe del comune in cui si va a risiedere.
La domanda può essere presentata in diversi modi.
- Il primo è quello di recarsi personalmente all’ufficio anagrafe con documento d’identità;
- In secondo luogo si può procedere online. Infatti, dal febbraio 2022, i comuni hanno iniziato a offrire la possibilità di effettuare il cambio di residenza online. A tal proposito appare utile seguire le istruzioni presenti nei vari siti istituzionali, perché non tutti ancora hanno attivato il servizio;
- Infine è possibile procedere anche tramite PEC o raccomandata a/r., allegando carta d’identità fotocopiata o altro documento di riconoscimento.
In seguito al cambio di residenza, l’INPS rileverà il cambiamento da noi apportato alla nostra situazione abitativa e, se doveste richiedere l’ISEE a vostro nome, risultereste gli unici.
In questo modo, se avete un reddito annuale rientrante nei limiti previsti dal bonus che volete richiedere, potrete ottenere l’agevolazione, diventando autonomi sotto tutti i punti di vista.