Decreto riscaldamenti, regole e sanzioni: chi ci controllerà?
Decreto riscaldamenti e risparmio energetico del gas: la crescita incontrollata del suo prezzo ne impone il risparmio.
Il Ministero per la transizione energetica ha predisposto il decreto col quale si decidono le disposizioni volte a regolare i consumi di gas naturale durante tutto il periodo invernale.
Facciamo chiarezza sull’ambito di applicazione della norma, i soggetti predisposti al controllo, le sanzioni stabilite e chi abbia l’obbligo di rispettare le regole per evitare le multe.
Nuove regole: a chi verranno applicate?
Occorre precisare che il nuovo decreto si applica sia ai condomini con riscaldamento centralizzato, sia alle abitazioni con riscaldamento autonomo.
Ospedali, piscine e scuole sono escluse dal regolamento.
La previsione in decreto stabilisce che debba essere ridotta di un’ora l’accensione dei riscaldamenti, mentre la temperatura massima degli ambienti deve abbassarsi di un grado.
Il periodo di accensione degli impianti sarà ridotto di quindici giorni: l’accensione sarà posticipata di 8 giorni, lo spegnimento anticipato di 7 giorni.
Qualora vi siano condizioni climatiche molto rigide, le singole amministrazioni possono aumentare le ore a disposizione per il riscaldamento durante tutto l’arco giornaliero. Tuttavia tale espansione deve avere una durata comunque inferiore alla giornata normale.
I meccanismi di controllo
I meccanismi deputati al controllo del territorio, faranno capo a comuni e province.
Se la popolazione dovesse essere maggiore di 40.000 abitanti, dunque, i comuni effettueranno il controllo.
Se invece la popolazione del singolo comune dovesse essere inferiore, si farà capo alla provincia.
Saranno investiti per il controllo più di mille soggetti, e a seconda della città in cui si risiede, si potrà verificare l’ente che effettua il controllo.
Le sanzioni
La multa sarà a carico del responsabile dell’impianto termico, il quale verrà sanzionato se non mantiene in esercizio l’impianto nei termini e nei modi prestabiliti dal decreto.
Se non dovesse rispettare i limiti stabiliti dalle nuove norme, è possibile che gli venga inflitta una sanzione amministrativa che va dai 500 ai 3.000 euro.
Riscaldamento centralizzato: chi ha l’obbligo di spegnere i riscaldamenti?
Enea, agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, darà le indicazioni per impostare la temperatura dei termosifoni, regole che saranno recepite e poi girate dagli amministratori di condominio ai condomini.
Se il riscaldamento è centralizzato, non seguire le regole comporterà la sanzione del condominio.
Per il riscaldamento autonomo è probabile che ci saranno controlli a campione per verificare il rispetto della normativa vigente.
Sono questi, dunque, gli interrogativi iniziali sul decreto riscaldamenti ai quali abbiamo voluto rispondere.
Bisogna chiarire, però, che la situazione rimane in rapido sviluppo, e quindi si potranno avere nuovi aggiornamenti e specificazioni del piano di risparmio gas molto presto.