Busta paga, in arrivano gli arretrati dello sgravio contributivo: a quanto ammontano
Pochi giorni fa l’Inps ha dato il via libera all’aumento della sovvenzione che sarà inclusa nel contributo del dipendente, il che comporterà un aumento della rata netta.
Per le disposizioni della legge Aid bis, la riduzione del contributo dello 0,8% introdotta dalla legge finanziaria 2022 sale al 2%, con un’ulteriore aggiunta allo stipendio del lavoratore dipendente che potrà beneficiare di un forte aumento della liquidità a fine mese.
La visione di cui sopra inizierà a luglio e durerà fino a dicembre 2022. Sarà il nuovo governo, guidato da Giorgia Meloni, a trovare le risorse per sostenerlo per il prossimo anno, altrimenti l’ammontare del debito netto crollerà nuovamente, situazione da evitare in questo specifico periodo storico.
Tuttavia, molti datori di lavoro hanno iniziato a riconoscere il sussidio ora, dopo la pubblicazione delle corrispondenti informazioni Inps. Per tale motivo, il costo della suddetta assistenza verrà riconosciuto anche nel successivo documento di pagamento, prevedendo una sorta di concordato per i mesi precedenti.
Al riguardo, nel messaggio INPS n. 3499/2022, il datore di lavoro trova informazioni su come e quando dichiarare il rimborso del sussidio del 2% per un mese sconosciuto, ovvero per le mensilità comprese tra luglio e settembre 2022. Qual è il sussidio del 2%?
Non incide negativamente sulle pensioni
In conseguenza di questo strumento, il legislatore ha provveduto ad aumentare il salario netto allo stesso livello, senza quindi aumentare il reddito per il lavoratore. Solo che si riduce l’aliquota con cui viene calcolato il contributo del lavoratore dipendente, in genere è del 9,19% nel settore privato, senza conseguenze negative sulle pensioni in quanto l’INPS pagherà meno soldi.
Ricordiamo però che la riduzione del contributo in questione non si applica a tutte le retribuzioni, ma solo alla busta paga dell’imponibile lordo al di sotto del limite di € 2.692.
Gli indicatori dell’INPS per il sussidio del 2%
Chi non l’ha fatto, dovrà aggiornare il salario totale il prima possibile, aumentando il sussidio dallo 0,8% al 2%. Come previsto, ovviamente, al dipendente verrà corrisposta la quota non corrisposta nel periodo luglio-settembre, se non è stata aggiornata l’aliquota contributiva.
In questa sezione, il datore di lavoro deve rendere noto l’utilizzo dell’esenzione del 2% per le mensilità di luglio, agosto e settembre nel verbale di partecipazione e nell’autorizzazione di ottobre, novembre e dicembre 2022. Quindi tre mesi di pagamento, circa 36 euro per chi guadagna 1.000 euro (totale), 72 euro per chi ha uno stipendio mensile di 2.000 e fino a 97 euro per uno stipendio mensile di 2.692 euro.
I pagamenti possono essere effettuati in un’unica soluzione o dilazionati su più mesi, perché c’è un periodo da ottobre a dicembre.