Cashback autostrade per l’Italia: gli automobilisti rallentati verranno rimborsati. È stato stabilito il rimborso del pedaggio se sul tratto autostradale sono presenti interruzioni che riducono la viabilità. Ma in quale quantità viene determinato il cashback? Quando viene accordato? E soprattutto, quali sono le modalità per richiederlo? Nelle prossime righe daremo risposta a tutti questi quesiti.
Ritrovarsi in coda in autostrada a causa di lavori su una corsia di marcia è sempre una grande perdita di tempo. Il traffico si congestiona, le auto procedono a rilento. Per alleviare tale disagio, Autostrade per l’Italia ha deciso di rimborsare una quota del pedaggio agli sfortunati automobilisti che dovessero ritrovarsi in questa incresciosa situazione.
Il rimborso del pedaggio spetta a chi vede rallentato il proprio tragitto a causa di lavori lungo la rete gestita da Autostrade per l’Italia. Tale cashback è quantificato diversamente a seconda della lunghezza del viaggio e della durata della coda al pedaggio. In particolare, viene così quantificato:
Sui viaggi di oltre 500 km il rimborso del 20% può essere ottenuto per un ritardo accumulato che va dai 60 agli 89 minuti.
Come anticipato, il cashback è dovuto quando i ritardi sono dovuti a interventi di manutenzione sulle corsie. Se invece il ritardo viene causato da eventi meteo, manifestazioni, incidenti, traffico intenso o qualunque altra motivazione che non siano i lavori di manutenzione, il conducente del mezzo non ha diritto ad alcun rimborso.
Il cashback sul pedaggio di Autostrade per l’Italia può essere richiesto in due modi. Innanzitutto è indispensabile installare l’app Free to X, e le modalità di rimborso variano a seconda che si paghi al casello con rilascio di scontrino, oppure si usufruisca del servizio Telepass.
Inoltre, il cashback può essere richiesto su pedaggio della rete gestita dall’ASPI se i cantieri in cui si svolgono i lavori riducono le corsie originariamente presenti, riducendo in maniera proporzionale la viabilità della strada.