Cassetta della posta, la fine di un mito: cosa la sostituisce
Le Smart Letterbox saranno presto installate su larga scala nelle nostre città italiane, e verrà inoltre diminuito il numero delle tradizionali cassette di raccolta della posta. Ma cosa sono le smart letterbox? Quanto durerà il procedimento di sostituzione? Di quanto diminuirà il numero di cassette in circolazione? Diamo una risposta a tutte queste domande.
È passato il tempo in cui inviare una lettera per dare proprie notizie ai propri amici lontani era frequente. Infatti, l’invio di lettere da parte della popolazione italiana è fortemente calato. Inevitabile sarà quindi la diminuzione delle cassette, insieme al loro ammodernamento.
Cosa sono le Smart Letterbox
Introdotte per la prima volta durante il 2021, le smart letterbox sono cassette della posta molto simili a quelle rosse e tradizionali, ma rispetto a queste presentano peculiarità tecnologiche di enorme interesse. Sono infatti dotate di un sistema che, attraverso sensori posizionati al loro interno, rilevano se è presente la corrispondenza. Inoltre, i sensori installati sulle smart letterbox rilevano e trasmettono dati legati alle condizioni ambientali, come la temperatura e la qualità dell’aria.
Posto al loro esterno, un display e-ink, del tutto simile a quello degli e-book reader più diffusi fornisce informazioni di pubblica utilità.
Il loro consumo energetico, tuttavia, è veramente esiguo: la carica della batteria dura almeno un anno.
I nuovi criteri per la distribuzione delle cassette sul territorio nazionale
Il piano relativo alla sostituzione e riduzione delle cassette tradizionali durerà due anni, e porterà alla diminuzione delle cassette postali tradizionali da 46.500 a sole 29.000 unità su tutto il territorio nazionale.
Questo processo porterà ad una modernizzazione e a un efficientamento della rete di cassette postali, così come segnalato dalla stessa Autorità Garante delle Telecomunicazioni.
A cosa è dovuta la diminuzione di cassette postali
Durante gli ultimi tempi, la diminuzione della posta introdotta nelle cassette postali è stata ingente. Sul totale delle lettere accettate, infatti, quelle provenienti dalle cassette si attesta soltanto al 3% del totale, e il volume è diminuito del 20% ogni anno.
I criteri di ridistribuzione dei punti di raccolta della posta
Secondo la delibera dell’autorità, approvata il 7 settembre 2022, vengono determinati alcuni criteri di razionalizzazione delle cassette postali. In particolare, deve essere garantita la presenza di:
- 1 cassetta entro 0,5 km dal luogo in cui abita il 50% della popolazione residente;
- 1 cassetta nella distanza massima di 1 km dal luogo in cui abita l’85% della popolazione residente;
- 1 cassetta nel raggio di 3 km dal luogo in cui risiede il 98% della popolazione.
Nel salvaguardare le piccole autonomie locali viene imposta la presenza di almeno una cassetta nei comuni fino a 1.000 abitanti, e una cassetta deve permanere per ogni ufficio postale. Allo stesso modo, sono privilegiati tutti i luoghi in cui il transito quotidiano di persone è elevato. Perciò occorre mantenere almeno una cassetta nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti nonché in ogni capolinea dei mezzi di servizio pubblico urbano ed extraurbano.
L’attuazione della delibera Agcom
Nei due mesi successivi alla pubblicazione della predetta delibera Agcom, il fornitore del servizio Poste Italiane trasmetterà il piano in cui intende mettere in atto i criteri di razionalizzazione delle cassette, come precedentemente indicati. La loro sostituzione e rimozione, dovrà dunque essere realizzata gradualmente e in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale.
Inoltre, in riferimento alle tempistiche, questo Piano dovrà essere realizzato in massimo 2 anni dall’invio dello stesso all’Autorità.