Riscaldamento, l’Italia si spacca: le limitazioni regione per regione
Divisione in 6 zone rispetto a caratteristiche specifiche, ecco che arrivano le limitazioni su come potremo usufruire del riscaldamento questo inverno dato l’aumento del gas e dell’energia.
Il l Ministero della Transizione Ecologica è divenuto molto ferreo sulla questione del riscaldamento, data la crisi energetica che attanaglia il paese e ormai tutto il mondo. La questione infatti è stata ampiamente discussa e si è trovata la soluzione di dividere in zone di utilizzo del riscaldamento rispetto ovviamente al clima e alla posizione geografica.
Le aree notoriamente più fredde come le regioni in prossimità delle Alpi avranno regole meno ferree, mentre dove il clima risulta più mite come al Sud Italia, le regole saranno più rigide.
Vediamo esattamente come si colloca ogni regione e ogni parte d’Italia nelle 6 zone previste dal nuovo piano di risparmio energetico sul riscaldamento.
La divisione in sei regioni sul nuovo piano energetico di risparmio
Il piano prevede, come prima caratteristica importante, una diminuzione dei giorni durante i quali il riscaldamento verrà acceso: saranno infatti 15 i giorni di differenza durante i quali il riscaldamento sarà spento, ovvero 8 giorni più tardi verranno accesi e 7 giorni prima verranno spenti.
Oltretutto sarà obbligatorio tenere i riscaldamenti spenti un’ora in più al giorno rispetto agli anni precedenti.
Ora andiamo al punto della situazione. Le sei zone regolamentate saranno divise in questo modo:
- Zona A: riguarda le zone con temperature più alte invernali, ovvero le isole di Lampedusa e Linosa, le quali avranno l’obbligo di tenere i termosifoni accesi per massimo 7 ore al giorno dall’8 Dicembre al 7 Marzo.
- Zona B: racchiude principalmente le Isole e le aree di mare, Sardegna, Sicilia e Calabria e obbligherà sempre a tenere massimo il riscaldamento 7 ore al giorno dall’8 Dicembre al 23 Marzo.
- Zona C: comprende città del Sud Italia come Napoli, Bari e Cagliari e i riscaldamenti potranno essere tenuti massimo 9 ore al giorno dal 22 Novembre al 23 Marzo.
- Zona D: comprende città come Roma, Firenze e Genova in cui i riscaldamenti potranno essere tenuti massimo 11 ore al giorno dall’8 Novembre al 7 Aprile.
- Zona E: comprende città come Milano, Torino e Bologna in cui i riscaldamenti potranno essere tenuti massimo 13 ore al giorno, dal 22 Ottobre al 7 Aprile.
- Zona F:per tutte le località di montagna più fredde dove non sono previste limitazioni di accensione e spegnimento dei riscaldamenti.
Il nuovo piano entrerà dunque a breve ufficialmente in regola e tutti saranno chiamati a seguirlo per limitare i danni in questi tempi di totale incertezza.