Niente multa con una targa fantasma: si scompare nel nulla
Da molto tempo gran parte degli automobilisti tenta in ogni modo di scampare alle multe. Coi processi automatizzati come le fotografie per l’accesso alla ZTL e l’autovelox, in molti sono riusciti ad escogitare modi ingegnosi e furbeschi per evitare di ricevere a casa la sanzione.
Il caro vita infatti impone di risparmiare su tutto, e ricevere una multa da un momento all’altro non rientra certo nelle spese desiderate. Per evitare che ciò avvenga sta diventando molto in voga l’utilizzo di una targa estera sul proprio mezzo. Ma è possibile farlo? Di fatto lo è, ma è anche molto rischioso.
Installare una targa estera sul veicolo, cosa comporta?
La pratica dell’esterovestizione, cioè quella praticata da un soggetto italiano che guidi un veicolo con targa di un paese estero, rende di fatto invisibili ai sistemi automatici di controllo stradale. Avere una targa estera, infatti, rende praticamente irrintracciabili, e viene sempre più usato per sfuggire ai divieti di accesso in ZTL, ovvero per sfuggire al pagamento di pedaggi.
Sempre più diffusa dal 2019, la pratica dell’esterovestizione permette anche di non pagare la tassa di proprietà del mezzo, o il superbollo se si è in possesso di un mezzo con una potenza superiore ai 185 kW (circa 251 cavalli).
Il fenomeno in esame permette di circolare in Italia per almeno due mesi, è infatti questo il periodo di tempo massimo per circolare in Italia con una macchina estera, potendo quindi avere meno preoccupazioni in merito al codice della strada, ma altre rispetto alla propria posizione col fisco. Scopriremo più in là cosa avviene a un autista che compie l’esterovestizione.
A chi conviene l’esterovestizione e chi lo fa
In genere, chi compie tale espediente è un soggetto che vuole evitare controlli del fisco sul proprio patrimonio, già di per sé ingente. E per un certo periodo, questo trucco può anche passare inosservato, ma se dovesse essere scoperto, comporterebbe non pochi problemi per chi lo compie.
Il modo per avere una targa estera
Quello che fanno per vestire la propria auto di una targa estera, è intestare la stessa a una società che abbia residenza in un paese estero. Alcune agenzie offrono persino questo tipo di servizi, e rendono disponibile per i loro clienti interi pacchetti che includono l’assistenza amministrativa necessaria, il prestanome e l’espletamento di ogni formalità burocratica.
Ma cosa si rischia in caso di controlli?
Se le forze dell’ordine scopriranno qualche irregolarità, il malcapitato potrebbe dover pagare una sanzione amministrativa che va da 712 a 2848,00 euro, congiuntamente al sequestro del mezzo.
Diventa dunque troppo rischioso ricorrere a tale espediente, e naturalmente si invita chi legge a non imitare tale pratica, di per sé troppo rischiosa.