Il matrimonio comporta quasi sempre la comunione legale dei beni. Ma quali sono i beni che rimangono esclusi dalla comunione? Le risposte.
Alla base di un matrimonio felice deve esserci un forte sentimento d’amore. Tuttavia, uno degli aspetti principali del contratto di matrimonio è il regime patrimoniale.
La comunione legale è il regime patrimoniale più diffuso, nonché il regime “automatico” qualora, dinanzi all’ufficiale di stato civile, i coniugi non scelgano diversamente. Ma vediamo in dettaglio cosa prevede il regime di comunione dei beni.
Se non viene scelta la separazione dei beni nell’atto di celebrazione del matrimonio, oppure non viene stipulata nessuna convenzione ex art. 162 c.c., i coniugi si ritroveranno in regime di comunione legale.
La comunione legale prevede una sostanziale comproprietà dei beni acquisiti dai coniugi dopo il matrimonio. Per fare qualche semplice esempio, se a una settimana dal matrimonio uno dei due coniugi comprerà un’auto, ma anche una bella villetta, l’altro coniuge diventerà titolare di diritti rispetto a tale bene, e in caso di divorzio potrà rivendicare i suoi diritti sul bene acquisito in regime di comunione legale.
Sono di proprietà esclusiva del coniuge tutti i beni acquisiti prima del matrimonio in regime di comunione dei beni. Alla stessa maniera, il patrimonio del quale un coniuge era titolare prima del matrimonio non ricade in regime di comunione legale, e di conseguenza l’altro non potrà rivendicarvi alcun diritto in caso di cessazione della stessa.
In questo scenario si collocano anche i trattamenti previdenziali per inabilità al lavoro, sia essa totale o parziale. Inoltre, i beni strettamente personali quali indumenti, oggetti di modico valore relativi ai propri hobbies e simili, sono anch’essi esclusi dalla comunione.
Tuttavia, all’aumentare del valore del bene, si rientra in regime di comunione legale. Infatti, a titolo di esempio, gioielli preziosi o pellicce vi rientrano proprio in virtù del loro valore economico.
Tirando le somme sembra lecito concludere che sposarsi o meno diventa soprattutto una questione economica. Ed essere informati sul regime patrimoniale di un contratto che spesso si firma accecati dal forte sentimento, è sempre una buona idea.