Economia e Finanza

Bonus per le donne che non lavorano: la cifra è importante

bonus bollette – finanzamoney.it

Un nuovo bonus dopo gli aiuti ad altre categorie in difficoltà arriverà per le donne non lavoratrici e sarà certamente una boccata d’aria fresca.

Sono sempre di più le categorie di persone che attraversano tempi difficili, prima per la lunga difficoltà legata al Covid19, ora per i rincari delle bollette che attanagliano sempre di più.

Gli aiuti INPS stanno comunque arrivando a molte categorie in difficoltà ed alcuni bonus sono stati già erogati. Sono stati già aiutati per questo categorie di lavoratori come dipendenti e Partite IVA, ma anche categorie sociali come i disabili.

Anche le donne, sempre di più inserite in un contesto lavorativo che le sprona a dare il massimo delle loro potenzialità come imprenditrici o donne in carriera, potranno usufruire se in difficoltà del bonus.

Come possono fare per ottenerlo e per la richiesta? A chi si devono rivolgere esattamente?

Arriva poi un ulteriore aiuto per la categoria femminile che potrà usufruire di un bonus che potrà dare un po’ di respiro a coloro che hanno perso il lavoro.

Questo beneficio si compone in due parti:

-una che integra il reddito fino alla soglia di 6.000 euro moltiplicati per la scala d’equivalenza.

-l’altra destinata solo a chi è in affitto aumenta il beneficio di un ammontare annuo pari al canone di locazione, fino ad un massimo di euro 3.360. L’incremento è previsto anche qualora sia stato acceso un mutuo per la casa di abitazione. In tale ipotesi l’incremento pari al massimo alla rata del mutuo non può superare 1.800 euro.

Ora che sappiamo di cosa si compone, vediamo come fare domanda.

Come richiedere questo beneficio e fare domanda di idoneità

bonus

Se in difficoltà è bene anche chiedere il reddito di cittadinanza. Questo infatti è un aiuto socialmente utilizzato per tutte le categorie in difficoltà.

Il beneficio ovviamente è legato agli importi del reddito ISEE, ma nel dettaglio se una persona è sola potrà usufruire sino a 6000€ più 3600€ di canone, arrivando cosi ad avere un assegno fino ai 720€ mese, altrimenti in caso avesse figli sino a 7200€.

In caso di cambiamenti recenti dell’INPS, questo potrà essere presentato come variazione rispetto ai mesi più recenti, ma la variazione dovrà essere avvenuto nei 18 mesi prima della richiesta del reddito di cittadinanza.

Dove può essere presentata la domanda? Ovviamente tramite uffici INPS o anche tramite il Patronato. Presentando la domanda presso quest’ultimo, le donne senza lavoro potrebbero usufruire di un’ulteriore vantaggio: potrebbero infatti arrivare a ricevere sino a 1000€ mese.

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Francesco Tripputi