Pensioni, aumento per chi ha 70 anni: facciamo chiarezza
Da quando scatta l’aumento delle pensioni e da quale età? Quali sono i requisiti di maggiorazione per le pensioni minime? Facciamo un po’ di chiarezza sulla faccenda.
In Italia le pensioni non sono assolutamente elevate e questo è un dato di fatto, visto che esistono dei monitoraggi costanti che avvalorano questa tesi. Eppure vi è una regolamentazione che permette un aumento delle pensioni; ma attenzione, non si tratta di un incremento in modo indistinto, ma una liquidazione sociale effettuata dall’INPS per determinate cifre di accredito.
Il nuovo anno ha portato con se anche delle diminuzioni sulle pensioni, proprio per questo è necessario utilizzare, per gli aventi diritto, questi strumenti in grado di aumentare l’ammontare del proprio assegno.
Chi sono gli aventi diritto a questo bonus sulle pensioni? Scopriamo insieme tutte le caratteristiche necessarie.
Pensione minima integrata e cosa significa pensione minima
La pensione minima integrata esiste già dall’anno 2001, quando venne appena fissato il limite di integrazione minimo rispetto alle lire portandolo ad un milione di lire. Oggi non essendoci più la lira, quel prezzo è stato riportato a 660,79€. Questo è il tetto massimo della integrazione che può essere adottata sulla pensione minima.
Questo incremento fu esattamente proposto e approvato in prima battuta da uno dei governi di Silvio Berlusconi con la legge 38 della legge numero 448 del 2001.
E da quale età può essere goduto l’aumento sulla pensione minima? L’assegno sociale può essere erogato differentemente rispetto ai contributi versati; per essere più specifici, ogni 5 anni di contributi permetteranno di usufruire un anno prima dei 70 anni dell’assegno sociale.
Per quanto riguarda la richiesta di assegno sociale può essere effettuato sempre a partire dai 70 anni di età per avere un ricalcolo di maggiorazione della pensione minima rispetto al milione. E qual’è il reddito che bisogna avere per ottenere l’assegno sociale? Parliamo di 8.590 euro. in presenza di coniuge invece il reddito è cumulato con quest’ultimo e sale a 14.675 euro annui.
E di cosa parliamo quando ci riferiamo alla pensione minima? Bisogna tenere presente che generalmente la pensione minima si riceve ai 67 anni di età, ma non è sempre cosi. Infatti bisogna in particolare calcola da quando è stato versato il primo contributo.
Di regola tutti gli aventi diritto che hanno iniziato a versare contributi prima del 1996, con almeno 20 anni di contributi, hanno diritto all’ottenimento della pensione ai 67 anni di età. Se non dovesse essere troppo alta, questa sarà integrata con la minima alla soglia di 525€.