Energia troppo cara, i supermercati chiudono la domenica
Alcuni supermercati, in virtù dell’aumento della bolletta elettrica, decidono di chiudere la domenica, anche se in maniera parziale.
Decisione per molti versi sofferta, vista la sostanziale perdita di fatturato che ne deriva, in alcuni casi si rende strettamente necessaria al fine di razionalizzare il consumo delle risorse energetiche.
È il gruppo Alì a decidere per primo di effettuare la riduzione dell’orario di apertura nei giorni festivi. Esso è stato ridotto, dal mese di Luglio 2022, del 7% nelle giornate festive. A fronte dei rincari, infatti, non sembra che basti dotarsi di impianti a led e ridurre l’illuminazione superflua.
L’aumento in bolletta
Come riferisce il direttore della comunicazione di Federdistribuzione Marco Magli, le bollette dell’energia elettrica sono aumentate di ben quattro volte rispetto agli anni precedenti. In aggiunta a questo, si teme che l’inflazione possa portare effetti gravi sul consumo della clientela. Si teme infatti che in molti possano iniziare a optare per l’acquisto di prodotti di qualità inferiore, lasciando invenduti gli articoli più costosi.
In ogni caso, se la riduzione dei consumi diventa obbligatoria di fronte all’impennata dei prezzi dell’energia, non tutti i commercianti sono d’accordo con l’ipotesi di chiusura domenicale.
I motivi del dissenso di fronte a una chiusura domenicale
I lavoratori e gli esperti del settore della GDO dicono che la chiusura domenicale per il taglio dei consumi sia una strada buona soltanto in teoria. Nella pratica, infatti, la chiusura generalizzata della domenica non sembra perseguibile, in quanto soltanto la giornata lavorativa della domenica vale il 15% del fatturato settimanale. Inoltre alcuni risparmi di energia non sono assolutamente evitabili, anche in orario di chiusura. A titolo di esempio si vedano i consumi destinati a non interrompere il mantenimento della catena del freddo, ma anche quelli destinati al mantenimento delle condizioni ambientali che salvaguardano il deperimento dei prodotti sugli scaffali.
Possibili soluzioni a breve termine
L’unica strada percorribile, secondo gli esperti del settore, sarebbe quella dell’eventuale riduzione dell’orario di apertura e dell’ulteriore razionamento delle risorse rispetto ai consumi superflui. Inoltre, diversi ipermercati si sono immediatamente resi disponibili all’installazione di pannelli fotovoltaici, e altri già riutilizzano persino il calore prodotto dagli impianti dei frigoriferi per il riscaldamento dell’acqua sanitaria.
La soluzione per il risparmio sul caro bolletta, come per la riduzione dei consumi, non è dunque quella della chiusura dei supermercati la domenica, e se prestiamo attenzione alle considerazioni sopra riportate, scopriremo che in effetti è così.
Resta dunque aperto il problema del caro energia, che andrà affrontato dal nuovo governo che si insedierà a breve, finché la crisi energetica non avrà lasciato spazio ad un nuovo periodo di serenità economica.