Se ci si ritrova nella situazione di non aver pagato il bollo dell’auto, può esserci un modo per evitare di saldare il debito col fisco.
Infatti, se l’erario non chiede al contribuente di saldare il suo debito entro un termine preciso, può darsi che l’importo non sia dovuto, a causa della prescrizione del debito.
Se non si può usare il metodo più semplice, ossia il controllo dell’ultima ricevuta, verificare l’ultima tassa pagata è molto semplice. Basta accedere nella propria area personale del sito dell’agenzia delle entrate, e verificare la data dell’ultimo pagamento.
Occorrono tre anni perché la tassa automobilistica non sia più esigibile dall’erario, termine entro il quale l’agenzia delle entrate deve inviare una comunicazione al debitore. Se questo avviene, allora la prescrizione si sospende, se invece ciò non accade entro i tre anni, il debito sarà estinto per l’inerzia dell’ente.
Attenzione, però. La prescrizione inizia a decorrere dall’anno successivo a quello del mancato pagamento del debito.
Per fare un esempio, se il bollo scade il 22 settembre 2022, occorrerà fare riferimento al primo gennaio 2023 per calcolare il decorso della prescrizione.
In tal caso, sarà possibile effettuare ricorso da parte del contribuente non tenuto al pagamento della somma al CTP, ossia la commissione tributaria provinciale competente. Questa effettuerà la pronuncia sia nella forma, cioè se la procedura per esperire ricorso è stata rispettata, sia nel merito, ossia se la prescrizione è stata effettivamente compiuta.
È importante inviare il ricorso, in un primo momento, all’ente di riscossione. Altrimenti, questo potrebbe vedere il suo annullamento. L’ente ha novanta giorni per pronunciarsi sull’errore, se ciò non avviene, il ricorso verrà formalmente iscritto a ruolo.
L’ultima possibilità è quella di inviare, con raccomandata a/r o a mezzo PEC, un ricorso in autotutela per la prescrizione del bollo auto. Questo particolare ricorso deve essere inviato alla regione oppure all’agenzia delle entrate, e questi dovranno pronunciarsi entro trenta giorni. In caso non si pronuncino, occorre attendere sessanta giorni prima di depositare ricorso alla commissione tributaria provinciale, procedendo quindi in tal senso.
Abbiamo dunque visto che, scaduto il termine di prescrizione, il bollo auto diviene inesigibile da parte dell’agenzia delle entrate. Di conseguenza, si consiglia di non entrare nel panico qualora vi sia arrivata una cartella di riscossione, verificando sempre le tempistiche relative ai vostri pagamenti perché il debito potrebbe essere prescritto, e il pagamento, non dovuto.