Navi russe nel Mediterraneo, allarme rosso: cosa sta succedendo
Il clima nelle acque del Mediterraneo è più teso che mai. Nell’ultimo periodo si è intensificata la presenza di navi militari provenienti dalla Russia ed il conflitto ancora in atto nei confronti dell’Ucraina rendono queste visite sono tutt’altro che rassicuranti.
La presenza nei nostri mari di navi militari provenienti da altri paesi non è una novità, infatti da sempre vengono effettuate esercitazioni e scambi commerciali, ma le posizioni controverse di Putin mettono in allarme l’intera penisola.
Perché ci sono delle navi russe nel Mediterraneo
Attualmente nel Mediterraneo stanno navigando Incrociatori, Cacciatorpedinieri missilistici e navi anti sottomarini e rappresentano tutti un chiaro messaggio di sfida da parte del presidente Russo. Il ministro della difesa, Lorenzo Guerini, ha affermato che la Russia rappresenta una minaccia vera e propria ed ha lanciato un appello all’Alleanza Atlantica.
Il conflitto Russia-Ucraina, come già si sospettava da tempo, non si limita all’acquisizione ed ampliamento dei confini, la Russia sembra anzi intenzionata a coinvolgere l’intera Europa, ed oltre.
In un comunicato stampa sul Messaggero vengono elencate tutte le navi russe presenti nelle nostre acque, nominando “l’incrociatore missilistico di classe slava Varyag (ammiraglia della flotta del Pacifico); la grande nave antisommergibile Admiral Tributs; un cacciatorpediniere missilistico guidato; 2 fregate missilistiche, la Ammiraglio Grigorovich e la Admiral Kasatonov; 1 corvetta missilistica guidata; la Orekhovo Zuevo e 2 sottomarini dotati di missili (Novorossiysk e Krasnodar)”.
Nonostante questi avvistamenti ancora non si è certi della presenza di armi nucleari, che potrebbero essere trasportate da queste imbarcazioni, aumentando la preoccupazione da parte dei vertici dei ministeri.
I piani di Putin
La presenza delle navi tuttavia potrebbe costituire anche un elemento di difesa per Putin, dato che con il Mediterraneo completamente libero sarebbe molto più fragile e potrebbe essere attaccato dall’Alleanza, anche con armi nucleari.
Il Mediterraneo è da sempre un punto strategico di alto valore, dato che è l’unica via d’accesso al Mar Nero, al Mar d’Azov ed ai territori interessati dal presidente russo, come Mariupol e la Crimea. Putin sarebbe quindi libero di attaccare qualsiasi stato che fa parte della NATO, visto che le navi avvistate sono tutte ben armate e pronte ad un eventuale attacco.
Nonostante tutto questo, Putin sembra attualmente non ancora interessato ad un attacco ma il Ministero della Difesa si è espresso pubblicamente più di una volta e risulta molto preoccupato. Ad aumentare questo stato di paura giocano un ruolo importante i missili da crociera Kalibr, montate su alcune navi, che hanno una gittata compresa tra i 1,500 e 2,000 chilometri.