Quanto guadagna un tabaccaio, non è come pensano tutti: non ci crederete
In molti pensano che un tabaccaio guadagni una fortuna, ma è veramente così?
Chissà quante volte vi sarà capitato di trovarvi in fila alla cassa dal tabaccaio, per l’ennesimo pacchetto di sigarette o per acquistare una marca da bollo. Forse per l’elevato volume delle vendite, oppure per l’alto prezzo delle sigarette, crediamo istintivamente che il guadagno mensile di un tabaccaio sia davvero elevato.
Di fatto, un’attività commerciale di beni e servizi molto diversi tra loro produce entrate altrettanto eterogenee. Ma vediamo in dettaglio le entrate derivanti dai tabacchi e dai tradizionali servizi di un tabaccaio.
Qual è il guadagno su ogni pacchetto di sigarette venduto?
Il volume della vendita nazionale di sigarette, sebbene subisca costanti flessioni dovute ai nuovi prodotti alternativi al tradizionale tabacco e ad altri fattori, è da sempre molto alto. Tuttavia non è da questo che proviene il maggiore introito del tabaccaio. Infatti, per ogni pacchetto di sigarette acquistato, il guadagno netto del tabaccaio è soltanto del 10%. Per fare un semplice esempio si pensi che la vendita di un pacchetto di sigarette dal costo di 4,90 euro, comporta un guadagno di 0,49 centesimi. Va da sé che la vendita di 100 pacchetti da euro 4,90 porta al tabaccaio un guadagno giornaliero di 49 euro.
Quanto ricava un tabaccaio dal gioco e dalle marche da bollo?
I gratta e vinci, il Lotto, il Superenalotto e le marche da bollo conferiscono al tabaccaio un guadagno che va dal 5 all’8%. Ecco dunque che vediamo indebolirsi la tesi secondo la quale un tabaccaio guadagni una vera fortuna. È anche vero, però, che nel determinare il guadagno mensile di un tabaccaio bisogna tener conto di molti altri fattori. Scopriamo insieme quali.
Il guadagno mensile di un tabaccaio secondo le stime
Le statistiche affermano che l’entrata mensile di un tabaccaio, limitatamente ai beni di cui sopra, si aggiri mediamente intorno ai 1300 euro al mese. Questa somma, però, non tiene conto del fatto che molti esercenti affiancano all’attività di rivendita di tabacchi e valori bollati molti altri servizi.
Di conseguenza possiamo concludere che, sebbene l’attività strettamente connessa alla rivendita di tabacchi sia poco redditizia, l’offerta congiunta di altri prodotti può attribuire al titolare un guadagno ottimale, al netto di eventuali tasse e affitti. Resta inoltre da fare l’ovvia considerazione che, come ogni altra attività, il guadagno di un tabaccaio sia direttamente proporzionale al bacino d’utenza del proprio territorio.
Insomma, tirando le somme, un tabaccaio può arrivare a fine mese con in tasca una somma considerevole, ma perché ciò avvenga non deve limitarsi alla sola vendita di tabacchi e deve essere frequentato da molta gente, come ogni altra attività commerciale.