Sanzioni non attuabili sulla prima casa, non esiste infatti in questo caso il pignoramento dell’immobile. Ma sull’automobile?
Quando parliamo di pignoramento intendiamo che qualsiasi ente giudiziario può sanare un debito di un tale debitore organizzando un’asta giudiziaria e mettendo all’asta un bene. In questo caso, la macchina è uno dei beni pignorabili.
pignoramento – solofinanzamoney.itMa quale sarebbe invece la funzione del fermo amministrativo? Nel caso dell’attuazione di questa sanzione giudiziaria, l’unico organo amministrativo in grado di effettuare il fermo è la riscossione delle cartelle esattoriali, personificato nell’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Ma cosa sarebbe il fermo amministrativo? In poche parole è il totale divieto di guidare l’automobile, con conseguenze ovviamente molto pesanti sulla vita quotidiana del debitore: l’impossibilità di muoversi liberamente, organizzare la vita familiare e lavorativa.
La riscossione applica il fermo amministrativo in caso un contribuente abbia pendente il pagamento di una o più cartelle esattoriali riguardanti tasse, imposte, multe stradali. Se applicato il fermo al veicolo, questo dovrà restare parcheggiato in un garage o se debitamente assicurato, sul ciglio della strada.
Non rispettare il fermo amministrativo può portare a multe salate che vanno dai 1.988 a 7.953 euro, al ritiro della patente e alla confisca del veicolo in questione.
Ma cosa succede se il debitore vuole donare o vendere l’auto? L’acquirente o chi usufruisce del regalo del mezzo potranno avere in possesso l’auto, che però resterà sotto fermo amministrativo con l’obbligo ancora di non poter essere guidata.
Inoltre non ci si può neanche disfare dell’auto (addirittura è esclusa la rottamazione) e l’unico modo vero e proprio per liberarsene è saldare i propri debiti velocemente ed in poco tempo.
Ma in modo pratico, come viene notificato al contribuente il fermo amministrativo? In questo caso la Riscossione, una volta che ha accertato il debito, provvede a stabilire il fermo, ma dovrà avvisare il debitore almeno 30 giorni prima del fermo.
La differenza sostanziale tra le due pratiche sanzionatorie riguarda l’espropriazione e la vendita del bene del debitore: nel caso del pignoramento infatti, questa avviene sotto giurisdizione di un tribunale, con l’intento di vendere il bene per sanare il credito; nel caso invece del fermo amministrativo il bene resta materialmente nelle mani del debitore, con l’intento di proteggere il bene per un eventuale pignoramento.
Bisogna anche precisare che il pignoramento è quasi sempre una pratica a cui non si arriva, dato che nella maggior parte dei casi il fermo amministrativo porta il debitore a saldare velocemente il pagamento in sospeso.