Probabilmente la tassa più odiata dagli italiani, il canone Rai potrebbe essere presto tolto dalla bolletta. Chi ha proposto di fare questo?
Da sempre una tassa molto fastidiosa e odiata dagli italiani, il canone RAI continua comunque ogni anno ad essere inserito in bolletta.Questo fa arrabbiare e non poco gli italiani, non per niente questo canone è tutt’ora uno dei più contestati.
Ancora peggio risultava la situazione quando il canone RAI era stato inserito direttamente accorpato con la bolletta della luce elettrica, cosa che non dava scampo a nessuno: doveva assolutamente essere pagato, niente scappatoie!
Successivamente questo è stato cambiato e il canone è tornato ad essere un pagamento in bolletta a se stante.
Sono in particolare i sindacati, in particolare le 8 sigle di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Fnc, Snater, Libersind Confsal, Adrai e Usigrai a chiedere a gran voce un incontro con il Ministro dell’Economia Giorgetti per discutere dell’abolizione del canone, questo con una missiva inviata appunto al ministro con suscritto ‘Riscossione del canone Rai mediante bolletta elettrica e problematiche di finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo’.
Nella lettera i sindacati hanno ricordato al ministro ciò che la riscossione del canone Rai significa:
“La determina del precedente esecutivo, a seguito di una specifica deliberazione del Parlamento, ha indicato la riscossione del canone in bolletta elettrica fra gli oneri impropri la cui permanenza non sarà più consentita a far data dal primo gennaio 2023″, ricordano i sindacati, sottolineando che.Privare la più grande Azienda culturale del Paese della certezza dei finanziamenti, oltre alle evidenti ricadute in termini occupazionali che ne potrebbero derivare, avrebbe degli effetti diretti sullo stesso” Ministero dell’economia, azionista della Rai. Per questo, i sindacati chiedono un “incontro urgente” per illustrare al ministro “di persona la fondatezza delle nostre preoccupazioni, confidando in un suo intervento risolutore che possa garantire sostenibilità finanziaria al servizio pubblico radiotelevisivo”.
Interviene a riguardo anche il Codacons:
“Il canone Rai è a tutti gli effetti l’imposta più odiata dagli italiani e i tempi sono oramai maturi per la sua definitiva abolizione”. L’inserimento del canone nelle fatture elettriche ha rappresentato una vera e propria vessazione a danno degli utenti, che si sono ritrovati a pagare bollette più salate a causa della decisione dell’allora Governo Renzi – ricorda il Codacons – La questione finì anche dinanzi al Tar del Lazio, dove la nostra associazione presentò un ricorso per contestare la misura in virtù dell’illogicità della riscossione di un tributo legato al possesso del televisore attraverso le bollette elettriche. Riteniamo che i tempi siano oramai maturi per procedere ad una abolizione totale del canone Rai, considerato il nuovo scenario del mercato televisivo italiano e la possibilità per la Rai di concorrere ad armi pari con le altre reti attraverso la raccolta pubblicitaria – aggiunge il Codacons – Senza contare che il canone inserito in bolletta aggrava la spesa degli utenti per le forniture elettriche, forniture le cui tariffe hanno subito nell’ultimo trimestre del 2022 un rincaro del +122% rispetto all’ultimo trimestre del 2021″.